In un volume le memorie dei nonni raccolte dai ragazzi
Albano Sant’Alessandro
«L’anta dei ricordi» riporta i racconti degli ospiti della Residenza Primavera
Prima tappa di un percorso.
«Vorrei dedicare una mattina di questa mia vecchiezza a sperimentare i giochi che non giocai da ragazzo: far volare un aquilone, soffiare bolle di sapone da una finestra…».
Queste parole di Gesualdo Bufalino (1920-1996) sono riportate nella pagina iniziale de «L’anta dei ricordi #mondichesiincontrano» (pagine 88), una selezione di «memorie» raccolte dai ragazzi di Agathà Onlus e della cooperativa Il Pugno Aperto, che hanno intervistato alcuni ospiti della Rsa Residenza Primavera di Albano Sant’Alessandro.
Il libro è stato curato dai volontari dell’Onlus «L’Arca di Leonardo» e rientra in un progetto volto a coinvolgere persone anziane e ragazzi in momenti di svago e di «reminiscenza attiva».
Nelle intenzioni dei promotori dell’iniziativa
«L’anta dei ricordi» dovrebbe essere la prima tappa di un percorso che valorizzi – oltre alla narrazione – diverse forme espressive e artistiche, dalla musica alla fotografia, dalla pittura al cinema, come strumenti di mediazione intergenerazionale: in questa fase iniziale – come spiega nell’introduzione al volume il presidente dell’ «Arca» Franco Coda – si è voluta privilegiare «la trasmissione di esperienze e racconti dei soggetti anziani, soprattutto sul tema del “gioco”».
Il signor Alessandro
Per esempio, racconta agli interlocutori della sua grande passione giovanile per la bicicletta: non ancora maggiorenne, insieme a un amico aveva viaggiato pedalando fino a Roma, per poi coricarsi a dormire sotto il colonnato del Bernini in Piazza San Pietro (cacciati in malo modo dai carabinieri, i due «si erano allora spostati verso Civitavecchia e avevano aspettato l’alba a Santa Marinella, distesi sulla spiaggia con le onde che lambivano i piedi dando refrigerio»).
Un’altra ospite della Residenza Primavera
la signora Vincenza, sottolinea invece quanto fosse stato importante, per lei, il rapporto con i bisnonni, che vivevano in campagna: soggiornando presso di loro, si sentiva «più libera di sperimentare cose nuove» ed «era difficile salutarli quando la mamma arrivava per riportarla in città».
Copie de «L’anta dei ricordi», stampato gratuitamente dal Nuovo Istituto Italiano di Arti Grafiche e presentato recentemente nel corso della Fiera dei Librai, possono essere ordinate presso la sede di Bergamo de L’Arca di Leonardo, in via Camozzi, 130 (telefono 035.217168, info@arcadileonardo. org).