Il progetto la bellezza nei sensi continua con il tatto

Le ragazze ospiti della comunità Agathà proseguono il loro percorso nella bellezza dei sensi con un’esperienza davvero emozionante. Scopri di più!

Sabato 18 e domenica 19 giugno le ragazze della comunità Agathà sono state ospiti nel meraviglioso casale della volontaria di Arca Federica per l’appuntamento in programma con il progetto la bella nei sensi: il tatto.

Guidate da Marco Lotti che ci ha accompagnato per tutta la durata dell’esperienza, le ragazze hanno avuto modo di trascorrere una giornata intera, una serata e una notte all’aria aperta, a pieno contatto con la natura e con le loro emozioni più felici.

La mattina di sabato, arrivati al fresco, abbiamo avuto modo di famigliarizzare con la padrona di casa e con la sua splendida famiglia, conoscere Marco e la sua dolcissima assistente.

L’esplorazione attraverso il tatto e le bellissime esperienze proposte

Pronti via: esplorazione di noi, prima attraverso un bellissimo cerchio in cui abbiamo giocato ma in cui le ragazze hanno già dato molto di sé, rispondendo con leggerezza, ma profondità, alle giocose domande proposte da Marco (“se tu fossi un animale, chi saresti? E se fossi un film? O un personaggio fantastico?”) per poi proseguire passeggiando nel bosco per raccogliere ciascuno il proprio legno, funzionale all’esperienza.

Nel primo pomeriggio, dopo una splendida pastasciutta che Federica ha cucinato con tanto amore per tutti, abbiamo disteso sull’erba dei tappetini e formato un cerchio.

Ognuno guidato dalla propria energia ha seguito le indicazioni di Marco su come liberarlo dalla corteccia, intagliarlo e lavorarlo, rendendolo nuovamente vivo e creando la nostra bacchetta magica capace di sprigionare l’energia, i sogni che vogliamo regalare al mondo e a noi stessi e che ci ha mosso nel creala.

Meditazione, bacchette magiche e tanta soddisfazione nel cuore

Piano piano togliendo la corteccia, al di là di dita doloranti e micro-tagli, siamo entrate in un momento di meditazione guidato dall’attenzione al corpo, necessaria per liberare la mente e poter allontanare pensieri negativi.

Ognuna con i suoi modi e tempi, Sara rapidissima, Lucia più meticolosa e riflessiva, in ogni caso tra risate e racconti, abbiamo iniziato a sentire sotto le nostre mani la vita racchiusa nel legno.

Ultimo passaggio, prima della merenda, la carta vetrata per rendere la bacchetta magica liscia al tatto. Che meraviglia e che soddisfazione, ogni bacchetta diversa e bella, riflesso della nostra bellezza.

Il momento della cena e del divertimento

Prima di cena ci siamo dedicate al montaggio tende per la notte; diciamo che nonostante fossimo un gruppo non esperto, l’allegria ha aiutato a montare il rifugio per la notte sotto meravigliosi alberi.

Con il fresco e il lavoro manuale l’appetito arriva e così come lupetti ci siamo tuffati sulla pizza in una meravigliosa tavolata in mezzo al verde.

Il fine cena non poteva che essere con musica a tutto volume ed è stato bello per me vedere alcune ragazze danzare leggere sui fili d’ erba.

Riscoprendo il con-tatto autentico con noi stessi

Prima della notte, un bellissimo cerchio intorno a candele e musica di strumenti, ognuno realizzato a mano, ci porta in un’atmosfera di profondità, in cui la voce di ciascuno sente il coraggio di condividere con un gruppo che è in grado di ascoltare e contenere, pensieri importanti su di sé e sulla vita.

La commozione la fa da regina, e infatti andiamo tutti a letto con il nutrimento del cuore.

La mattina ci svegliamo con la colazione pronta, pieni di gratitudine per Federica, che ci ha accolto, per Marco e Denise, che con tanto amore ci hanno guidato in un laboratorio pieno di magia, di fantasia e porta di accesso ad un autentico con-tatto con noi stessi.

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